Caduta dei capelli: diagnosi, cause e rimedi
17-03-2016
La caduta dei capelli è un processo naturale e fisiologico, fase conclusiva di un ciclo che inizia con la crescita, procede con il riposo e si conclude, appunto, con la caduta:
- Anagen: Crescita del capello, circa l’80-90% dei capelli totali
- Telogen: fase d riposo del capello, circa l’1-2% dei capelli totali
- Catagen: Morte del capello, circa il 10-20% dei capelli totali
Mediamente, il ciclo completo di vita di un capello è compreso tra i 2 e i 7 anni e ogni follicolo, nell’arco di una vita, produce mediamente 20 capelli. Dunque, il fenomeno della caduta capelli è da considerarsi inevitabile. Esso diventa rilevante quando la perdita capelli si quantifica in un numero superiore a 100 al giorni, in un periodo di tempo prolungato, pari ad almeno 4-5 settimane. Sebbene non sia una regola ma solo un’indicazione approssimativa, in tal caso si può parlare di capelli in sofferenza.
Diagnostica: riconoscere la caduta dei capelli
I primi segnali di allarme per la salute del capello sono da rintracciare nella quotidianità: un numero di capelli superiore al normale depositato sul cuscino o intrecciato tra i denti della spazzola costituisce la prima avvisaglia di un malessere. Le cause possono essere molteplici e non è escluso che si tratti di una fase transitoria, dovuta a una serie di possibili concause, tuttavia è sempre opportuno rivolgersi allo specialista del settore: il tricologo.
La visita tricologica consiste in un esame del capello effettuato al microscopio; si tratta di un test per nulla invasivo che permette di analizzare lo stato di salute del capelli e del cuoio capelluto, individuando l’eventuale insorgenza di seborrera, dermatiti seborroiche, psoriasi o la presenza di forfora, cute secca o grassa, follicolite. Il test permette, in tal modo, di analizzare anche lo stato di salute dei follicoli piliferi e di scoprire l’eventuale comparsa di alopecia androgenetica.
La caduta dei capelli più temuta: alopecia androgenetica
Quella che viene tipicamente etichettata come calvizie consiste, nel linguaggio medico, nella alopecia androgenetica, ovvero la perdita di capelli dovuta a fattori ereditari. Tale forma di calvizie non può essere curata o arrestata e l’unica soluzione consiste in un trapianto di capelli, sebbene esistano diverse soluzioni per rallentare la caduta. Si tratta di un processo diffusissimo che affligge quattro uomini su cinque e una donna su due. Non si tratta di una patologia bensì di un naturale processo fisiologico, sebbene presenti spesso ricadute negative e causi disagio dal punto di vista psicologico e relazionale.
Cause caduta capelli: la calvizie irreversibile
La calvizie comune è causata dalla presenza di ormoni androgeni, che si riscontrano in quantità notevolmente maggiori nell’uomo rispetto che alla donna. Allo stesso tempo, però, l’alopecia androgenetca insorge in relazione a una predisposizione genetica dei follicoli piliferi. Infatti, non è la quantità di testosterone presente nell’individuo a influenzare la caduta dei capelli quanto quella di un suo derivato, il diidrotestosterone, formato dall’enzima 5-alfa-reduttasi nella prostata, nei testicoli e anche all’interno dei follicoli piliferi.
La presenza del diidrotestosterone causa scompensi per ciò che concerne il naturale ciclo di vita del capello, accorciando la fase di genesi del capello (anagen) in favore delle altre due (telogen e catagen). Gli effetti visibili consistono in un assottigliamento e nella caduta dei capelli, con l’apparizione di intere zone glabre sul cuoio capelluto.
Altri fattori che condizionano la caduta dei capelli
Oltre che dalla predisposizione genetica, la caduta dei capelli è influenzata anche da fattori contingenti. La perdita di capelli è più fitta negli uomini che nelle donne, è influenzata dalla stagionalità (in primavera e, soprattutto, in autunno è maggiore) e aumenta con l’insorgere di stati prolungati di ansia e stress. L’uso prolungato di determinati farmaci e la presenza di patologie varie può intensificare la perdita di capelli e abitudini scorrette relative nel pettinarsi possono causare un aumento dei capelli persi.
Caduta dei capelli temporanea e cicatriziale: classificazione
La caduta dei capelli non reversibile, come l’alopecia androgenetica, viene definita cicatriziale. La calvizie contraddistinta dalla possibilità di inversione del processo è detta invece temporanea o non cicatriziale.
Tipi di alopecia cicatriziale
Alopecia seborroica
L’alopecia seborroica è causata da una sovrapproduzione di sebo o da seborrea. Il sebo è una sostanza biologica prodotta dalla ghiandola sebacea, che si trova nel derma, con la funzione di lubrificare lo strato esterno della pelle. Un’eccessiva presenza di sebo causa l’ostruzione dei follicoli che, non potendo ossigenarsi nel modo migliore, subiscono un peggioramento della salute; il capello si assottiglia e, infine, cade. A ogni ciclo, i capelli risultano sempre più diradati e deboli, innescando un decadimento precoce della chioma.
Alopecia pityrianica
La causa dell’alopecia pityrianica è la forfora, la quale ostruisce i follicoli causandone l’atrofizzazione.
Defluvium anagen
Il Defluvium Anagen consiste in una decaduta precoce del capello prima che esso abbia concluso il proprio naturale decorso di crescita. Esso risulta così più sottile e fragile e cade dopo poche settimane, causando un diradamento sul cuoio capelluto.
Alopecia da tricotillomania
La tricotillomania è un disturbo ossessivo-compulsivo che consiste nell’abitudine (o spesso la necessità) da parte del soggetto affetto di strappare ciocche di capelli dalla propria testa e, nei casi più gravi, anche di peli, ciglia, sopracciglia e barba. La tricotillomania a uno stato acuto può essere causa di alopecia cicatriziale, causando chiazze glabre sul cuoio capelluto in cui non è più possibile assistere a una ricrescita del capello. La tricotillomania deve essere curata attraverso un percorso di analisi cognitivo-comportamentale.
Lupus eritematoso sistemico
Il Lupus Eritematoso Sistemico è una patologia cronica autoimmune in cui il corpo umano produce anticorpi che, anziché intervenire su virus e batteri presenti all’interno dell’organismo, aggrediscono cellule e tessuti interni. Le particelle, aggredendo i follicoli, ne causano la decaduta e l’impossibilità di ricrescita del capello.
Pseudopelade di Brocq
La pseudo alopecia di Brocq consiste nella perdita di capelli a chiazze. Le cause, ad oggi, non sono ancora state accertate e affligge soprattutto la popolazione femminile.
Alopecia senile
L’alopecia senile è causata dall’atrofizzazione del follicolo che, col trascorrere degli anni, non è più in grado di attivare nuovi cicli di vita del capello.
Tipi di alopecia non cicatriziale o reversibile
Effluvium Telogen
L’Effluvium Telogen consiste nella caduta dei capelli temporanea, che solitamente perdura tra le 6 e le 10 settimane, in reazione a eventi o situazioni traumatiche. L’ET insorge dai 2 ai 4 mesi successivi all’evento scatenante, che può essere il parto, un’operazione chirurgica, un uso massivo di farmaci, una malattia, la sospensione di contraccettivi o uno stato depressivo perdurante.
Alopecia da stress
Uno stato duraturo di stress può provocare la caduta dei capelli. L’alopecia da stress si manifesta come reazione psicosomatica dell’organismo a situazioni emotivamente e psicologicamente provanti per il soggetto. Essa agisce sul cuoio capelluto sotto forma di seborrea, dermatite seborroica, psoriasi e disturbi cardiovascolari.
Alopecia areata
L’alopecia areata è contraddistinta da una perdita capelli che si manifesta a macchie, in cui si intervallano zone completamente glabre ad altre dense di capelli. Le cause sono ancora da accertare ma è presumibile che siano ascrivibili a scompensi di natura ormonale e nervosa e a infezioni in aree circoscritte.
Alopecia da intossicazione
L’alopecia da intossicazione riguarda la perdita di capelli in reazione a un’intossicazione causata da alimenti o farmaci. Essa può essere causata anche dall’inalazione di prodotti chimici malsani per l’essere umano.
Rimedi caduta capelli
Nel caso di alopecia androgenetica, l’unica soluzione per debellare la calvizie consiste in un trapianto di capelli. Esistono tuttavia soluzioni in grado di ritardare gli effetti dell’alopecia. Uno dei più efficaci rimedi per la caduta dei capelli consiste nel preservare la buona circolazione sanguigna del cuoio capelluto. Per farlo, è consigliabile sottoporsi a sedute regolari di massaggi del derma cranico, in modo da stimolare l’ossigenazione dei follicoli piliferi.
Un’altra soluzione consiste nel servirsi di prodotti anticaduta specialistici, in grado di nutrire la pelle e favorire la circolazione dell’ossigeno. L’utilizzo di integratori per capelli può, inoltre, può rallentare l’insorgere del fenomeno caduta, preservando la chioma dal diradamento.
Un’ulteriore risorsa consiste nell’adottare uno stile di vita equilibrato: ritmi stressanti, fumo e alcol sono nemici del benessere del capello e infiacchiscono i bulbi del cuoio capelluto. Praticare una dieta sana, ricca di vitamine A, E, B5, B6, PP, H fa la differenza e aiuta a limitare il diradamento.
Nei casi di alopecia dovuta a fattori esterni o a disturbi di carattere psicosomatico, è necessario prima di tutto effettuare una diagnostica accurata, individuare la causa scatenante e, solo a quel punto, selezionare la soluzione più adatta, che può andare dal semplice riposo a una cura di carattere comportamentale, coadiuvata dall’uso di prodotti farmaceutici mirati.
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